Le diastasi addominale colpisce fino al 60 percento delle donne durante o dopo la gravidanza. Vi spieghiamo cos’è, come evitarla e quando è necessario il consulto di uno specialista.
Cos’é?
La diastasi addominale è la separazione parziale o completa dei due muscoli retti dell’addome che si incontrano sulla linea mediana dello stomaco. “La diagnosi arriva quando la distanza tra la fascia destra del retto addominale e quella sinistra è superiore a 20-25 mm”, spiega il dott. Alessio Caggiati, specialista in Chirurgia Plastica e direttore dell’Unità di Chirurgia Plastica dell’Istituto Dermatologico dell’Immacolata di Roma.
Si tratta di una sintomatologia molto comune durante e dopo la gravidanza dato che i muscoli dell’addome si distendono per accogliere il bambino in crescita nell’utero. Uno studio ha rilevato che fino al 60 percento delle donne può sperimentare la diastasi durante la gravidanza o dopo il parto.
Quali sono i sintomi?
La diastasi è un processo fisiologico normale, “a patto che si risolva entro 12 mesi dal parto”, continua il professor Caggiati. Se dopo questo periodo di tempo continuate a notare un eccessiva distensione dello stomaco e un rigonfiamento, specialmente quando sforzate o contraete i muscoli addominali, dovete consultare un medico specialista.
Ulteriori sintomi includono:
- mal di schiena lombare
- cattiva postura
- stipsi
Rimedi post-parto
Se state ancora riscontrando una separazione nell’addome otto settimane dopo il parto, vi consigliamo di rivolgervi a un fisioterapista che vi possa guidare in un trattamento riabilitativo per ridonare tono ed elasticità alla parete addominale.
Per prevenire i problemi legati alla diastasi, vi consigliamo di:
- Evitare qualsiasi sollevamento pesante o esagerati sforzi dei muscoli addominali fino a dopo il parto.
- Mantenere sempre una postura corretta.
- Sostenere la zona lombare quando sedute. Come? Mettendo un asciugamano o un cuscino dietro di voi.