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Primi passi del bambino, è giusto aiutarlo?

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Secondo Pascale Pavy, psicomotricista e formatrice nel campo della prima infanzia

e Cyrielle Rault, psicomotricista, aiutare un bambino a camminare è contro natura, perché ha la capacità di farlo da solo.

Pensando di fare bene, l’adulto dà al bambino dei sostegni inadeguati che lo ostacolano nelle sue esplorazioni personali.

Ogni bambino è diverso, ma il più delle volte i bambini che sono aiutati nel camminare perdono il riflesso di servirsi delle braccia. Quando si lanciano, è frequenti vederli cadere senza mettere le mani davanti; sono perciò meno protetti dai rischi correlati alle cadute, che sono inevitabili quando si inizia a camminare.

Primi passi del bambino, è giusto aiutarlo?

 

Camminare dal punto di vista psicomotorio.

Camminare è un insieme di movimenti complessi perché il bambino deve saper tenere il suo corpo in equilibrio con il solo sostegno dei piedi.

Per rimanere in posizione verticale ed essere stabile, ha bisogno di sperimentare l’organizzazione globale del corpo; egli integra poco alla volta la concatenazione delle parti di cui è composto, le une rispetto alle altre.

Quando vogliamo aiutarlo a camminare tirando le sue braccia verso l’alto, il bambino è disturbato nella sua esplorazione dei movimenti delle gambe e nell’organizzare le sue parti del corpo.

Inoltre, se aiutato dalle mani dell’adulto il suo equilibrio sarà garantito da un’altra persona e quindi non avrà bisogno di trovarlo da solo.

Per sviluppare la sua autonomia, dovrà lasciare le sue abitudini e i punti di riferimento che gli sono stati dati per riprendere a fare le proprie esperienze; questo può essere frustrante e richiedere molta energia.

Invece il bambino imparerà a camminare in scioltezza e con un piacere ancora maggiore se si ha fiducia in lui e se lo si lascia fare le sue esperienze al proprio ritmo.

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Girello giusto o sbagliato? Ecco alcune considerazioni

  • Apparizioni di frustrazioni

Il bambino nel girello può muoversi senza sforzo e molto rapidamente nell’ambiente che lo circonda, ma rimarrà particolarmente dipendente dall’adulto che deve metterlo dentro e tirarlo fuori. Inoltre non può raggiungere i giochi che sono per terra, ma può accedere a oggetti posti in alto che potrebbero essere pericolosi per lui.

  • Illusione che camminare sia facile

Mantenuto dal sedile, il bambino fa degli spostamenti in piedi, illudendosi che sia semplice; inoltre nel girello può muoversi, facendo un lieve sforzo muscolare, senza mai cadere. Quando si abitua a questa comodità, è più difficile che accetti di fare gli sforzi necessari al rafforzamento dei muscoli cosa che avviene nel passaggio dalla posizione seduta a quella in piedi. Camminare in modo naturale gli sembrerà molto faticoso.

Girello, giusto o sbaglaito?I pericoli del girello

Il girello è anche un’importante fonte di pericoli; il suo utilizzo può causare ferite gravi (cadute per le scale, girello che si rovescia ecc..) e per questo sta cominciando a essere fortemente sconsigliato in molti paesi, addirittura in Canada è vietato.

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