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Latte e neonati: quando introdurre il latte vaccino?

Perché non si può introdurre il latte fresco prima dell’anno di vita, ma bisogna preferire il latte “artificiale” di proseguimento?

Secondo la dott.ssa Claudia Carletti dell’IRCCS pediatrico Burlo Garofolo – Il latte vaccino fino ai 12 mesi di vita del bimbo non è adatto né in sostituzione del latte di mamma, né al posto del latte 1

(o eventualmente del 2 o di quello di proseguimento dopo i 6 mesi).

Il latte di mucca infatti è un alimento troppo povero di ferro e troppo ricco di proteine in questa fase della vita del bambino, anche se, dopo i 6 mesi lo si può utilizzare come ingrediente, ad esempio in un buon purè! Ma all’anno di vita, il latte è solo uno dei numerosi alimenti che il bambino consuma e nell’ottica di una dieta varia ed equilibrata è una buona fonte di calcio, grassi e proteine. Se il bambino lo rifiuta, non è il caso di insistere, si continuerà a proporlo ogni tanto, ma si può tranquillamente sostituire il prodotto con dello yogurt, del formaggio fresco o stagionato o degli altri prodotti lattiero caseari.

Le mamme si trovano a un bivio intorno ai 6 mesi di vita, quando il bambino inizia ad assaggiare gli alimenti solidi: proseguire con il latte 1 o sostituirlo con il latte di proseguimento (latte 2)?

Anche le formule di proseguimento devono attenersi agli standard del Codex Alimentarius, che li indica come adatti all’alimentazione dei bambini dopo i 6 mesi ma non esistono prove che questi latti siano necessari nello schema di alimentazione del bambino dai 6 ai 12 mesi.
In sostanza, il piccolino potrà continuare con il latte 1 fino all’anno di vita assicurandosi tutti i micro e macronutrienti di cui ha bisogno. È vero tuttavia che per alcune marche il latto 2, o latte di proseguimento, hanno un prezzo molto inferiore rispetto al latte 1 e quindi anche in questo caso, la scelta che la famiglia farà sarà esclusivamente di tipo economico.

Latte e latticini di mucca, è davvero sano?
Ecco cosa dicono gli esperti.

I latticini di mucca rappresentano la causa principale di allergie alimentari. Le allergie a questi prodotti provocano problemi sinusali e disturbi gastrointestinali quali gas, gonfiori, crampi, gastrite e diarrea.

Iperattività e irritabilità sono reazioni comuni, soprattutto nei bambini.

Le intolleranze e le allergie al latte continuano ad aumentare.

Sempre più bambini soffrono di una vera allergia alle proteine del latte vaccino.

Oggi una persona su cinque deve fare i conti con l’intolleranza al lattosio.

Le alternative al latte vaccino tradizionale sono quindi sempre più richieste.

C’è anche chi rinuncia al latte non per ragioni di salute ma per motivi etici, legati al benessere delle mucche che, per produrre latte, devono continuamente partorire vitelli.

Molti esponenti della comunità medica e del marketing ci dicono che bere il latte è il modo migliore di ottenere calcio. Il messaggio è diretto in particolare alle donne, a causa dei crescenti livelli di osteoporosi. Tuttavia, nel corpo in realtà viene assorbito soltanto il 30% del calcio di 240 mm di latte.

La pastorizzazione distrugge la fosfatasi e senza questo enzima il nostro organismo non è in grado di utilizzare il fosforo. Senza fosforo, non è possibili assimilare il calcio. La vera causa delle carenze di calcio e dell’osteoporosi è un eccessivo consumo di alimenti ad acidità elevata, per esempio carne, caffeina, carboidrati e zuccheri raffinati, nonchè latte e latticini pastorizzati.

Consumare latticini genera proprio l’effetto opposto a quello che si tenta di conseguire.

FONTE: La vera causa di molte malattie – Ann Boroch

 

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