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Distratti o multitasking? Smartphone e tablet e lo sviluppo dei bambini

Smartphone e tablet, sì o no? Come spesso accade è la misura a fare la differenza. Qua vi illustriamo, grazie all’aiuto di esperti, qualche regola base d’utilizzo per un corretto sviluppo del vostro bambino.

 

Si dibatte spesso sull’uso di schermi touchscreen da parte dei bambini. E spesso il dibattito si muove in due fronti, divergenti. Da una parte ci sono le persone convinte siano uno splendido strumento per i piccoli, dato che li aiuta a sviluppare le loro capacità e li intrattiene, dall’altra quelle con un’idea molto più negativa: i tablet e gli smartphone sono il nemico e rendono i bambini più distratti, meno socievoli, se non più ansiosi…

Ecco, come spesso accade la verità sta nel mezzo e il buon senso può aiutarci a capire cosa fare per avere dei bambini intelligenti e reattivi ma al passo con i tempi. 


Usarli sì, con cura

L’autorevole Fondazione Veronesi racconta di uno studio tenuto recentemente al Centro per lo sviluppo cerebrale e cognitivo della Birkbeck-Università di Londra, che dimostra quanto i bambini che trascorrono troppo tempo davanti agli schermi di smartphone e tablet abbiano più difficoltà a mantenere la concentrazione.  Crescono, insomma, più distratti anche se abilissimi con la tecnologia.

Tuttavia, come ha affermato lo stesso Tom Smith, docente di psicologia cognitiva alla Birkbeck, non si può affermare con certezza che i touchscreen abbiano un impatto veramente negativo.

Come in tutto, la misura è il segreto… il troppo stroppia, come dicevano le nostre nonne. E il troppo screen, stroppia. 


Fino ai due anni, no e fino ai 4 massimo un’ora al giorno

Anche se non possiamo avere certezze che la tecnologia renda i nostri bambini troppo distratti o già multitasking, tuttavia è bene prendere in considerazione i consigli promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità

Dai 0 ai 2 anni, i bambini non dovrebbero essere intrattenuti o giocare con smartphone e tablet.

Solo dopo, a 3 e 4 anni bisogna farli iniziare a familiarizzare con questi strumenti, ma mai superando l’ora quotidiana. Inoltre, molto importante è la qualità di quello che vedono o con cui giocano.

Insomma: qualità e quantità possono fare la differenza nello sviluppo cognitivo del tuo bambino.


Attenzione alla vista

Troppe ore davanti allo schermo non aiuterebbe lo sviluppo visivo del piccoli. Quindi, bisogna abituarli a non stare troppo tempo concentrati sui tablet e fare in modo che li tengano a una minima debita distanza, variabile in base alla grandezza del dispositivo.

In caso di schermi come tv e computer, la dottoressa Laura Primavere consiglia di mantenere almeno 50-60 cm di separazione per gli schermi di 15 pollici.


Volete bambini più attivi e meno dipendenti dai loro tablet? Date loro il buon esempio!

Va da sé che i bambini sono spinti a imitarci e proprio per questo sarebbe bene che noi, prima di tutto, fossimo in grado di dare il buon esempio, evitando di stare tutto il tempo attaccati ai nostri smartphone… Possiamo farcela! 

In questo articolo vi spieghiamo come mai siamo così dipendenti dai nostri telefoni e come fare per allontanarsene un po’ ed essere… più felici, in famiglia.

Buona lettura! 

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