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Sostegno genitoriale: tutto l’aiuto possibile.

Ho trovato molto interessante un articolo di Philippa Perry, psicoterapeuta da più di vent’anni ed autrice di alcuni saggi tra cui “ Il libro che vorresti i tuoi genitori avessero letto”, ve lo riporto di seguito.

“Può essere faticoso elargire tempo, rispetto e risposte affettuose a un bambino quando si esausti.

Forse è perché vi sentite davvero stanchi, per dare il nostro sostegno genitoriale dobbiamo prima averlo ricevuto.

Detto questo, rimarrete probabilmente stupiti scoprendo quante riserve di energia troverete e quanto a lungo sarete in grado di continuare.

Ma non può durare all’infinito, quindi, se vi sentite stremati, cercate un sostegno.

Può trattarsi di un aiuto pratico che vi renda più liberi e vi permette di prestare maggiore attenzione al bambino, ma, può anche trattarsi semplicemente di riposare.

Potrebbe essere qualcuno che vi ascolti e condivida le vostre emozioni, qualcuno in grado di prestare attenzione, senza mai giudicare, possono aiutare anche amici e familiari.

Il genere di sostegno che vi serve è quello di qualcuno che vi ascolti davvero, che vi capisca e che possa farsi carico delle vostre sensazioni senza esserne sopraffatto, in modo da poter agire come una specie di depositario in grado di dispensare un gentile ottimismo e una calma innata.

Questo sostegno Vi serve perché a sua volta il bambino ha bisogno che siate in grado di trattenere tutte le sue sensazioni senza esserne travolti.

Il vostro compito è offrire questo genere di relazione d’aiuto al bambino ma è difficile dare attenzioni se non riceviamo un po’ anche noi.

Dovrete spiegare alle persone care che vi sono più vicine che avete bisogno di questo genere di supporto.

Può servirvi anche un aiuto pratico.

Alcune persone che vi stanno attorno capiranno e si offriranno di aiutarvi, ma in caso contrario, chiedetelo.

Non soltanto le madri, ma anche i padri hanno bisogno di un supporto emotivo.

Gli esseri umani non sono fatti per stare da soli in silenzio, e non sempre sono forti;

siamo animali da branco, membri di una tribù, fatevi aiutare dalla tribù.

Ci occorre un aiuto per formare un legame migliore con i nostri bambini, non aiuto che ci consenta di allontanarli.

La maggior parte dei genitori ha bisogno di aiuto con i propri figli, da parte di parenti o di collaboratori remunerati, per poter lavorare o anche solo per farsi una doccia.

Tuttavia, le persone più importanti nella vita di un bambino dovrebbero essere i genitori, cioè chi ha la responsabilità primaria del bambino quindi, può significare anche genitore adottivo, affidatario, custode, o anche solo che aiuta in modo temporaneo.

Tutti hanno bisogno di un legame primario da considerare come un ancora di salvezza nella vita.

I collaboratori remunerati se ne vanno, e questo può spezzare il legame primario, con possibili effetti in seguito.

I bambini hanno bisogno di sentire che sono una priorità per i genitori, soprattutto nei primi anni.

Devono sentirsi persone con cui avere una relazione, e non compiti da delegare.

 

Di quale sostegno avete bisogno?
Provate ad eseguire questo esercizio della psicoterapeuta Philippa Perry.

Scrivete il vostro nome e disegnate un simbolo che vi rappresenti al centro di un foglio .

Intorno a voi, scrivete o disegnate la vostra rete di sostegno.

Pensate a chi vi sosterrà naturalmente e a chi dovrete invece chiederlo.

Per esempio, vostra madre verrà a rivolgervi le domande giuste, ad ascoltarvi; vostra sorella può cucinare i pasti senza troppe storie; il vostro partner può aiutare tenendovi compagnia, facendo le pulizie in casa e provvedendo finanziariamente alla famiglia. Altri aiuti invece devono essere organizzati: per esempio, potresti cominciare a frequentare un gruppo di altri genitori con situazioni analoghe alla vostra oppure procurarvi un aiuto professionale se vi occorre.

Disegnate il vostro diagramma usando linee continue se il sostegno arriva naturalmente e tratteggiate se dovete organizzarvi per averlo.

Pensate di quali tipi di sostegno potete aver bisogno, sul piano sia emotivo sia pratico.

Cercate eventuali vuoti nel vostro diagramma di sostegno, poi intervenite per riempirli.

I genitori possono avere bisogno di sostegno non solo dopo la nascita del bambino ma in qualunque altro momento, finché i figli sono dipendenti da loro.

Questo esercizio, quindi, è ripetibile ogni 2 anni al fine di verificare se avete sempre tutto l’aiuto che vi serve per essere liberi di creare i migliori rapporti possibili con i vostri figli.”

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