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Come intrattenere i bambini al ristorante? Ecco un Vademecum che potrebbe risultarvi utile

Come comportarsi con i bambini al ristorante? Seguendo  10 semplici regole!

Ecco alcuni consigli per gestire i più piccoli al meglio in totale relax.

Nell’ eterna diatriba tra bambini si o bambini no al ristorante ecco una breve guida per godersi una serata fuori casa scegliendo la prima opzione ma senza farsi odiare dai vicini di tavolo e dai ristoratori.

A comportarsi bene devono essere soprattutto i genitori!

1. Avvisare della presenza dei bambini

Prima regola da non trasgredire per non trasformare un momento di piacere in un vero e proprio incubo: quando si prenota, avvisare della presenza dei bambini.

I genitori devono sempre informare al momento della prenotazione che porteranno i figli, così il ristoratore troverà un tavolo adeguato.

Inoltre è utile sapere se il locale è attrezzato per loro (fasciato in bagno, seggioloni, varie ed eventuali…).

Se è piccolo, chiedete un tavolo con lo spazio per il passeggino.

2. Rispettate gli orari del bambino

Costringere un bambino a stare fuori casa in tarda serata è garanzia di una cena rovinata, per noi e per i vicini di tavolo. Meglio non superare l’orario di cena e pranzo a cui sono abituati a casa, un modo per evitare crisi di pianto da sonno e stanchezza.

3. Scelta del piatto,

I genitori dovrebbero sempre, quando scelgono un locale, informarsi sul menu e se c’è eventualmente la possibilità di fare variazioni. Non è carino mettere in crisi una cucina perché abbiamo deciso che il nostro bambino deve soddisfare tutti i suoi desideri

4. Coinvolgetelo

Nella scelta del piatto attraverso la lettura condivisa del menu, al momento dell’ordinazione comunicando la sua scelta con educazione al cameriere, nella descrizione del piatto e dei sapori da degustare. E poi, durante l’attesa, chiedetegli di raccontarvi cosa ne pensa del ristorante, fatelo parlare e tenetelo in considerazione il più possibile. Spesso il motivo per cui i piccoli scoppiano in capricci irrefrenabili è proprio la sensazione di non essere a proprio agio in un luogo non esattamente fatto a misura di bambino.

5. Non imporre agli altri la propria presenza!

Se al ristorante siamo a tavola con uno o più bambini, il tutto (risate e giochi, chiacchiere e anche lamenti) deve rimanere nel perimetro e circonferenza del tavolo.

6.  Il ristorante non è affatto il luogo adatto per impartire lezioni di comportamento e dare punizioni in caso di capricci irrefrenabili. Tanto meno per rincorrerlo tra i tavoli urlando di smetterla subito. Meglio uscire, farlo calmare, distrarlo e poi rientrare sereni.

7. I genitori non devono pretendere una serie di “vantaggi” per via dei bambini.

Cioè il personale e gli altri clienti non sono tenuti a tollerare schiamazzi e corse tra i tavoli perché “poverini, sono bambini”. E nemmeno trattamenti speciali, come per esempio piatti solitamente non presenti in menu.

8. Gestire il dopo cena.

Il compito dei genitori non è finito quando i bambini sono stati nutriti. Anzi. Il dopo mangiato potrebbe essere uno stimolo a farli giocare, ma che siano giochi non rumorosi: gli altri clienti non sono obbligati a sentire la sigla di peppa pig o i suoni del videogioco. Portate con voi dei giochi adeguati alla situazione, un kit di emergenza.

9. Tollerare ed essere tollerati. Va bene tollerare ed essere tollerati, ma l’eventuale maleducazione di qualche bambino non può essere la scusa per cattivi comportamenti dei nostri.

10. L’educazione avviene prima in casa.

A casa, ogni tanto, giocate “al ristorante”, magari con il papà complice come cameriere, simulate una cenetta a due o a tre con il suo peluche o supereroe preferito e trasmettete attraverso il gioco il piacere di godersi la tavola in tutta serenità.

Nel prossimo articolo vi elencherò alcuni ristoranti #familyfriendly ma senza rinunciare allo stile e alla qualità 😉

 

 

 

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