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Pronto soccorso in spiaggia

In spiaggia è facile che i bambini incorrano in piccoli incidenti.

Ecco le soluzioni più semplici ed efficaci per fronteggiarli.

Se poi il problema richiede l’occhio di un esperto, meglio lasciar perdere il kit casalingo e rivolgersi al più vicino Pronto soccorso pediatrico.

Scottature ed eritema

Basta una passeggiata in riva al mare o un bagno più prolungato per ritrovarsi con una scottatura sulla pelle, anche se si è usato il solare.

COSA FARE?

Per alleviare Bruciori e rossori è bene applicare più volte al giorno un latte dopo-sole idratante specifico per bambini oppure una crema a base di calendula, pianta ad azione lenitiva.

Se, invece, la scottatura è più profonda, bisogna utilizzare un prodotto analgesico a base di benzocaina: attenua il prurito da eritema solare.

Irritazione della pelle

Dentro e fuori dall’acqua poi sulla sabbia a giocare.

Capita così che il costumino bagnato di acqua salata irriti la pelle, arrossandola.

COSA FARE?

Se il bambino è piccolo, è meglio lasciarlo senza costume: acqua salata, sudore, caldo e continui sfregamenti sulla sabbia, possono rendere la pelle ancora più vulnerabile alle infiammazioni.

Dopo la doccia della sera, contro le irritazioni, si può stendere sulla parte interessata, un velo di pomata all’ossido di zinco prima di mettergli il pigiamino.

Contatti con meduse

l bagno è il momento più atteso dai bambini, ma può capitare un incontro ravvicinato con una medusa. Il contatto è come una bruciatura urticante, che lascia arrossamento e vescicole in corrispondenza della strisciata.

COSA FARE?

Il calore neutralizza il veleno facendolo evaporare. Occorre, quindi, applicare sulla zona impacchi di acqua calda o ammoniaca. Va bene anche il dopo-puntura per insetti a base di ammoniaca. Per prevenire gli incidenti, invece, ci sono in commercio appositi repellenti per meduse con estratti di plancton che, in caso di contatto, bloccano il meccanismo irritante. Disponibili anche con la protezione solare.

Puntura di zanzara, vespe o api

Si avverte un intenso prurito, nella zona si crea una zona rossa e gonfia.

COSA FARE?

Mettere del ghiaccio per calmare il prurito e applicare un dopo-puntura a base di zanthoxylum, utilizzabile anche sui più piccoli perchè è un calmante naturale.

….in caso di PUNTURA DI VESPA O CALABRONE

Il dolore può protrarsi anche per 2 ore, la parte interessata si gonfia e diventa rossa.

Si vede la puntura ma senza il pungiglione.

COSA FARE?

Se il bambino lamenta solo dolore non è necessario andare al pronto soccorso, il ghiaccio è l’unico rimedio casalingo possibile.

Se invece compare una reazione allergica con gonfiore e rossore molto accentuato occorre portare subito il piccolo dal medico.

….in caso di PUNTURA DI APE

I sintomi sono simili a quelli che si avvertono per la puntura di vespa l’unica differenza consiste nella presenza del pungiglione.

COSA FARE?

Anche in questo caso il ghiaccio è un toccasana! È bene però estrarre il pungiglione con un ago sterile come se fosse una scheggia, dopo l’estrazione lavare e disinfettare con cura la parte interessata.

 

Riferimenti bibliografici:

Bambino Salute –  Nadia Rossi

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