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L’importanza delle faccende domestiche per i bambini

A volte i genitori si chiedono: è giusto coinvolgere i propri figli nelle faccende domestiche?

Spesso pensiamo che i bambini siano troppo piccoli per svolgere alcune attività ma il metodo Montessori dimostra che i bambini sono in grado di fare molto di più di quanto pensiamo se viene loro stimolata l’autonomia anche attraverso il coinvolgimento nei piccoli lavoretti di casa.

I bambini che svolgono le faccende domestiche imparano il senso di responsabilità e acquisiscono importanti capacità.

Quali sono i vantaggi per i bambini nello svolgere le faccende domestiche?

Perché spazzare il pavimento e sparecchiare la tavola è così importante per il benessere dei bambini nella vita? 

Uno dei motivi è che i bambini si sentono competenti quando fanno i loro compiti. 

Sia che stiano rifacendo il letto o spazzando il pavimento, dare una mano in casa aiuta i bambini a sentirsi capaci.

Partecipare e aiutare i membri della famiglia fa bene a loro e li incoraggia nel senso di responsabilità.
 
Numerose ricerche pedagogiche hanno dimostrato che i bambini che sin da piccoli sono stati abituati ad essere collaborativi saranno maggiormente empatici nei confronti dei bisogni altrui e avranno più probabilità di realizzarsi in ambito lavorativo.

Affidare a tuo figlio le faccende domestiche ha una serie di vantaggi, non solo per la tua famiglia ma per il suo sviluppo personale. 

Quando i bambini fanno le faccende, sentono che stanno contribuendo a qualcosa di importante per la famiglia.

Apparecchiare la tavola e vedere i componenti della famiglia sedersi e mangiare nella tavola apparecchiata, sistemare i calzini e poi vedere il papà che ne indossa un paio sono dimostrazioni del fatto che il suo aiuto è stato importante.

Man a mano che tuo figlio impara ad essere responsabile e ad essere orgoglioso del proprio lavoro attraverso le faccende domestiche si abituerà a questo senso e presto diventerà una routine.

Non avranno l’idea che l’aiutare in casa sia una cosa da temere ma qualcosa di piacevole.

Farsi aiutare in casa dai propri figli, come riuscirci?

Inizia in piccolo. 

È facile per un bambino essere sopraffatto di fronte a una stanza dei giochi o una camera da letto con giocattoli sparsi dappertutto. 

Spesso non sanno da dove cominciare e, di conseguenza, finiscono per arrendersi, fare i capricci o piagnucolare.

Invece di dire “Pulisci questa stanza” dai a tuo figlio alcune indicazioni specifiche – “Per favore metti via tutte le tue macchine”. Una volta terminata l’attività, passa a qualcos’altro. 

“Ottimo lavoro! Ora è il momento di prendere i pastelli.”

Quando prepari un elenco di potenziali lavori per il tuo piccolo, ricorda che la semplicità è la chiave del successo.

I bambini piccoli tendono ad avere tempi di attenzione brevi, quindi è necessario trovare lavori facili da portare a termine dove non si annoieranno.

Dare a tuo figlio qualcosa che sia al di sopra delle sue capacità è probabile che si senta deluso e frustrato.

Ma se è in grado di fare bene il suo lavoro, è probabile che lo vorrà fare di nuovo.

Se possibile, almeno all’inizio o se il lavoro è grande come pulire la sua stanza , aiuta il tuo bambino.

Mentre pulisci, parla del motivo per cui è necessario ciò che stai facendo:

“Dobbiamo dar da mangiare al cane in modo che cresca forte e sia sano”.

 

Faccende domestiche in base alla loro età

Una infografica Montessorri con la tabella delle faccende domestiche suddivise per età, dai 2 ai 9 anni.

Premiare un lavoro ben fatto

Annalisa Perino formatrice, pedagogista e autrice, sostiene che la capacità di essere obbedienti è una conquista graduale che i genitori possono favorire rispettando la libertà d’azione del bambino e le sue scelte ogni volta che è possibile farlo. In questo modo, per il piccolo sarà più facile dare ascolto ai desideri di un’altra persona.

 Per imparare ad obbedire occorre esercizio: il bambino proverà a rispondere ai suoi desideri (a volte senza successo), ma se adeguatamente stimolato a non demordere e accompagnato con suggerimenti utili, si abituerà alla sequenza “desidero-agisco-ottengo”.

Questa è la conquista del primo grado dell’obbedienza, in cui il piccolo impara a rispondere alla propria volontà: sa riconoscere cosa vuole e come agire per ottenerlo.

 

FONTI:

www.uppa.it

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