Allattare è un gesto naturale, ma anche molto personale. E se c’è una cosa che tutte le persone che allattano imparano presto, è che ogni giornata può riservare sorprese. Tra rientri al lavoro, necessità di autonomia o semplicemente il desiderio di condividere la poppata con l’altro genitore, estrarre e conservare il latte materno può diventare un’alleata preziosa.
Non è obbligatorio. Non è un “passaggio obbligato”. Ma può essere un’opzione utile, se ben gestita.
🔎 Perché estrarre il latte?
Ci sono tanti motivi per cui potresti scegliere (o aver bisogno) di estrarre il latte materno:
- 🎒 Rientro al lavoro o studio e bisogno di garantire continuità nell’allattamento
- 🧱 Creare una scorta da usare quando sei assente o stanca
- 🍼 Coinvolgere l’altro genitore o caregiver nelle poppate
- 💢 Alleviare ingorghi o sovrapproduzione
- 🧘 Dare spazio a te stessa per dormire, uscire, rifiatare
Come si può estrarre il latte?
1. Manuale
Usando solo le mani, seguendo tecniche apprese (es. massaggio e spremitura), è utile in situazioni occasionali o per ingorghi. È gratuito ma richiede un po’ di manualità.
2. Tiralatte manuale
Più pratico del metodo manuale. Economico, portatile, silenzioso. Ideale per estrazioni saltuarie.
3. Tiralatte elettrico
Singolo o doppio, con varie velocità. Ottimo se si estrare latte regolarmente (es. al lavoro). Comodo, ma più costoso. Alcuni ospedali o farmacie permettono anche il noleggio.
📌 Quando estrarre?
Il momento migliore è il mattino presto, quando la produzione tende ad essere maggiore. Alcune persone trovano utile estrarre dopo la poppata, altre tra una poppata e l’altra. Serve sperimentare.
Come conservare il latte materno?
Secondo le linee guida dell’Ospedale Bambino Gesù e della La Leche League, i tempi consigliati sono:
Condizione | Durata massima | Note importanti |
---|---|---|
Temperatura ambiente (max 25°C) | 4 ore | In estate meglio ridurre a 2 ore |
Frigo (0-4°C) | 3-4 giorni | Nella parte posteriore, non nello sportello |
Freezer (-18°C o meno) | Fino a 6 mesi | Meglio usare entro 3 mesi |
📀 Conserva il latte in sacche apposite o contenitori sterilizzati, sempre etichettati con data e ora. Una volta scongelato, non può essere ricongelato.
Come scongelarlo e usarlo?
- Scongela lentamente in frigorifero (ideale) o sotto acqua calda corrente (mai bollente).
- Una volta scongelato, si conserva in frigo per massimo 24 ore.
- Riscaldalo a bagnomaria o con uno scaldabiberon, ma mai nel microonde (rischio di “punti caldi” pericolosi).
🍼 Prima di offrire il latte, mescola dolcemente per amalgamare il grasso. Se ha un odore leggermente metallico (da lipasi), non è pericoloso: si può comunque usare se il bambino lo accetta.
Prodotti consigliati (testati e affidabili)
Non è una sponsorizzazione: sono i prodotti più consigliati da genitori ed esperti, basati su esperienza, praticità e sicurezza.
Tiralatte:
- Medela Swing Flex (elettrico, doppio, silenzioso)
- Chicco NaturallyMe (elettrico, ottimo rapporto qualità/prezzo)
- Philips Avent Comfort (manuale)
Contenitori e sacche:
- Sacche Medela (sterili, salvaspazio, con zip)
- Contenitori Avent o MAM (riutilizzabili e compatibili con i tiralatte)
- Sacche Kiinde (con sistema integrato biberon + conservazione)
Per trasportare:
- Borsa termica Luxja (con tasche per ghiaccio)
- Thermos portabiberon Chicco (mantiene la temperatura)
Fonti:
- Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: Come conservare il latte materno
- La Leche League Italia: Conservazione del latte materno
- Medela: Consigli pratici per la conservazione del latte
- Ministero della Salute: opuscoli informativi e raccomandazioni per la nutrizione infantile
Estrarre e conservare il latte è una possibilità, non un dovere. Può alleggerire, aiutare, dare respiro. Ma solo se è gestita in modo semplice, sicuro e adatto alla propria vita.
Come sempre: ogni mamma, ogni persona che allatta, ogni bambino ha il suo ritmo.
E va bene così. 💜
A chi puoi rivolgerti per farti accompagnare in questa fase
Estrarre e conservare il latte può sembrare semplice, ma nella pratica solleva spesso dubbi, fatiche, difficoltà logistiche o emotive. In questa fase delicata, ci sono figure professionali che possono aiutarti a trovare soluzioni pratiche, rassicurazione e supporto personalizzato. E su Mamma-Sitter® puoi trovare proprio queste competenze, anche online:
-
Consulenti per l’allattamento (IBCLC): esperte certificate che offrono indicazioni precise su come avviare, mantenere e sostenere l’allattamento anche in caso di estrazione, rientro al lavoro o problematiche specifiche.
-
Ostetriche: supportano nel post-parto, nella cura del seno, nell’uso del tiralatte e nella gestione dei primi giorni o settimane in modo pratico e rassicurante.
-
Psicologhe perinatali o familiari: aiutano a gestire l’aspetto emotivo di questa fase: stanchezza, aspettative, sensi di colpa o difficoltà a chiedere aiuto.
-
Doule: offrono presenza, ascolto e sostegno pratico durante l’allattamento e nei momenti in cui serve semplicemente “esserci per la mamma”.
-
Family coach: aiutano a riorganizzare tempi, routine, deleghe e ruoli, specialmente in famiglia, quando la gestione del latte e delle poppate deve integrarsi con altri impegni.
📍 Come trovarli su Mamma-Sitter® www.mammasitter.com
Accedi alla piattaforma e cerca con parole chiave come:allattamento
, supporto post-parto
, consulente IBCLC
, rientro al lavoro
, organizzazione familiare
, sostegno emotivo
.